Tre anni di 112 in Sardegna. Il bilancio di Areus

Il Numero Unico d’Emergenza 112 festeggia i suoi primi tre anni di attività in Sardegna. 2 milioni e 200 mila le chiamate pervenute. “Questo importante traguardo dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza è stato possibile grazie al prezioso raccordo con le Prefetture e alla costante collaborazione con il 118, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le Capitanerie di tutta l’isola, ai quali va il nostro doveroso ringraziamento” sottolinea Michela Cualbu, Direttore NUE112.

 

Sassari, 2 Dicembre 2025 – 2 milioni e 200 mila chiamate in tre anni. Così il Numero Unico Europeo 112 festeggia i suoi primi tre anni di attività in Sardegna. Alla CUR di Sassari, la Centrale Unica di Risposta, nata in seno all’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza, l’anniversario è l’occasione per fare il bilancio del triennio appena passato.

La data storica segnata sul calendario è il 29 novembre 2022, il giorno in cui alla Centrale del Numero Unico d’Emergenza 112 (uno-uno-due) arrivò la prima chiamata di soccorso proveniente da Olbia, primo distretto coinvolto nell’avvio del nuovo sistema che, gradualmente nei mesi successivi, interessò tutti i distretti telefonici fino a coprire l’intera Sardegna.

Dal 29 novembre 2022 ad oggi la Centrale del NUE112 ha registrato una media di 2000 chiamate al giorno nei mesi invernali e di 3000 chiamate giornaliere in estate, con picchi in occasione di eventi calamitosi, come gli incendi e le alluvioni dell’estate 2024.

La Centrale Unica di Risposta 112 (CUR) di AREUS risponde alla chiamata proveniente da utenti residenti in qualunque punto dell’isola in poco più di 3 secondi, in linea con le migliori performance delle altre CUR già attive in Italia.

Il nuovo numero garantisce una risposta immediata alla chiamata e la localizzazione geografica precisa del chiamante: questo permette di ridurre i tempi di intervento da parte dei mezzi di soccorso. Grazie al collegamento con il CED, Centro Elaborazione Dati interforze del Viminale, la CUR NUE112 è infatti in grado in pochi secondi di raccogliere i dati identificativi del numero del telefono fisso o mobile dell’utente e di trasferirli, tramite una rete informatica dedicata, agli enti di secondo livello: 118, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Capitaneria.

AREUS conferma, inoltre, l’importante funzione di filtro del NUE 112: circa la metà delle chiamate ricevute risulta non appropriata e, grazie a questo processo, una chiamata su due viene correttamente intercettata e non inoltrata agli enti di soccorso. Questo consente di evitare attivazioni non necessarie e di concentrare le risorse sugli interventi realmente urgenti.

Non solo, grazie al sistema di interpretariato multilingue, il Numero Unico d’Emergenza è in grado di gestire qualsiasi chiamata di utenti stranieri.  Dal suo avvio sono state gestite 12mila chiamate, prevalentemente nei mesi estivi e in lingua inglese, tedesca e francese, ma non sono mancate le richieste anche per l’arabo, il cinese e il giapponese. Tra i comuni dove il servizio di interpretariato multilingue è stato più richiesto spiccano Olbia, Cagliari, Alghero e Arzachena.

“Questo importante traguardo dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza è stato possibile grazie al prezioso raccordo con le Prefetture e alla costante collaborazione con il 118, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le Capitanerie di tutta l’isola, ai quali va il nostro doveroso ringraziamento” sottolinea Michela Cualbu, Direttore NUE112.

“ll sistema – aggiunge il Direttore sanitario di Areus, Stefano Sau – è oggi uno snodo fondamentale della rete integrata di soccorso: mette in connessione enti con funzioni diverse, convogliandoli verso una mission comune, rappresentata dalla sicurezza e dalla salute dei cittadini, e garantisce un modello di intervento rapido ed efficiente in ogni situazione di emergenza. In questo contesto – spiega ancora Sau – anche il 118 ha tratto un beneficio concreto dall’avvio del servizio. La Centrale Unica di Risposta, che gestisce la geolocalizzazione e i dati del chiamante, permette agli operatori sanitari di dedicarsi pienamente al dispatch, accelerando la valutazione dell’emergenza e rendendo l’intero sistema più efficace”.

“Il prossimo obiettivo è la diffusione capillare dell’App WHERE ARE U che consente di effettuare una chiamata di emergenza con l’invio automatico all’operatore di Centrale dei dati relativi alla precisa localizzazione del chiamante” ci tiene a ricordare Michela Cualbu.

Un servizio che sta aiutando anche gli utenti sordi e/o muti che possono chiamare i soccorsi o le forze dell’ordine semplicemente utilizzando la chat dell’App.

Il 112 si conferma un alleato prezioso nella lotta alla violenza sulle donne. “Grazie all’APP WHERE ARE U è possibile effettuare anche chiamate silenziose, un’opzione particolarmente utile in situazioni di pericolo, come aggressioni o violenze, quando la persona non può parlare. L’allarme arriva al NUE 112 e grazie alla geolocalizzazione, anche le chiamate mute o interrotte possono portare a interventi rapidi e salvare vite” conclude Michela Cualbu.

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2 Dicembre, 2025